Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
La High Court del Regno Unito ha rigettato un ricorso per negligenza presentato dalla famiglia di due bambini affetti da una patologia genetica nei confronti dell’ospedale che, alcuni anni prima, non aveva sottoposto un secondo cugino dei bimbi a un test che avrebbe permesso un rilevante vantaggio diagnostico.
Una corte del Regno Unito ha autorizzato l’analisi del DNA di un uomo deceduto per accertare un legame di paternità e per confermare la storia medica familiare.
Il Comitato Europeo dei diritti sociali ha condannato l’Italia per la violazione di numerose disposizioni della Carta Sociale Europea, poiché l'alta percentuale di obiezione di coscienza all'interruzione volontaria di gravidanza del personale sanitario e la mancata adozione delle necessarie misure da parte delle competenti autorità statali e regionali per rendere effettiva l'applicazione della legge violano il diritto alla salute della donna e il diritto al lavoro del personale sanitario non obiettore.
Il Tar della Lombardia ha condannato la Regione a risarcire i danni patrimoniali e non patrimoniali per la decisione di impedire l’interruzione dei trattamenti di sostegno vitale, contrariamente a quanto stabilito dalla Corte d’Appello di Milano nel 2008, in seguito alla pronuncia della Cassazione del 2007.
La corte di Cassazione ha rigettato il ricorso contro la sentenza che affermava l’illegittimità del licenziamento, in quanto discriminatorio e come tale nullo, adottato in conseguenza della mera comunicazione da parte della lavoratrice subordinata dell’intenzione di assentarsi dal lavoro per sottoporsi all’estero a pratiche di fecondazione assistita in vitro.
Il Consiglio di Stato rigetta l'appello presentato da Novartis avverso la decisione del TAR Lazio che aveva considerato legittimo un bando di gara per la fornitura di un lotto di farmaci che equiparava Lucentis di Novartis (principio attivo ranibizumab) e Eylea di Bayer (principio attivo aflibercept).
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 9 anni e 4 mesi comminata a un uomo accusato di aver ucciso la moglie: l’uomo, imputato di omicidio aggravato, aveva confessato, dieci giorni a seguito dell’accaduto, di aver colpito la moglie con una coltellata, dopo aver tentato di ucciderla con una elevata dose di sedativo (Lexotan).
Nel caso di lavoro medico d'équipe, la colpa per una manovra mal eseguita deve essere valutata alla luce dell'apporto e della funzione svolta dal singolo componente, non potendosi configurare una indistinta "responsabilità di gruppo"
La Corte costituzionale ha dichiarato l’inammissibilità della questione di costituzionalità sollevata dal Tribunale di Firenze relativa al divieto di utilizzare gli embrioni soprannumerari per finalità di ricerca.
Nella vicenda relativa alla sanzione comminata dall’AGCM alle ditte farmaceutiche Roche e Novartis per un’intesa orizzontale volta a massimizzare i profitti derivanti dalla vendita dei farmaci Avastin e Lucentis, il Consiglio di Stato ha deciso di trasmettere alla Corte di Giustizia UE alcune questioni pregiudiziali relative alla corretta interpretazione dell’art. 101 TFUE.